NUTRÅMICA

La NutrÅmica è una nuova scienza che ha come obiettivo lo studio di nuove formulazioni alimentari, con dimostrati effetti benefici sulla salute, attraverso un approccio prevalentemente chimico. Infatti, la parola è un neologismo derivante dall’unione di due termini diversi, che comprendono sia il concetto di nutrizione che l’approccio chimico e la loro fusione è rappresentata dall’Angstrom, simbolo della dimensione degli atomi.
La NutrÅmica si propone di colmare alcune carenze nell’attuale settore della ricerca nell’ambito della nutrizione, sempre in continua evoluzione, in affiancamento alle altre discipline già note. D’altra parte, il terzo millennio ha aperto le porte a nuove tipologie di prodotti per l’alimentazione umana, come per esempio, gli alimenti formulati per gli astronauti, da consumare durante i lunghi periodi trascorsi all’interno delle stazioni spaziali orbitanti intorno alla terra. Questa continua evoluzione rende necessario razionalizzare il complesso mondo dell’alimentazione che, oggigiorno, è molto più articolato di quello dell’immediato dopoguerra. L’alimentazione attuale viene intesa non più solamente come apporto energetico per la sussistenza, ma anche un modo per influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche, contribuendo a preservare o migliorare lo stato di salute e/o a ridurre il rischio di insorgenza di varie patologie. In questo ambito, la NutrÅmica rappresenta un nuovo valido approccio alimentare. Infatti, la ricerca in questo settore si propone di formulare nuove tipologie di alimenti e di dettagliarne la composizione chimica in termini di etichetta nutrizionale, al fine di evidenziare sia l’apporto energetico che nutrizionale dei nuovi prodotti.

In questo modo, la NutrÅmica diventa sinonimo di garanzia dei prodotti alimentari, sia per la loro salubrità che per il loro apporto nutrizionale, in termini di calorie, carboidrati, proteine, lipidi, vitamine e sali minerali. Pertanto, la NutrÅmica rappresenta una nuova disciplina, da affiancare alla già nota nutraceutica, i cui prodotti sono derivati alimentari, ai quali si attribuiscono, oltre al valore nutrizionale di base, uno o più benefici aggiuntivi.
Tuttavia, come è noto, in Italia, così come nell’intera comunità europea, il termine nutraceutico non è definito da alcun organo legislativo ed i prodotti che rientrano in questa categoria fanno parte dei cosiddetti integratori alimentari. Di conseguenza, sul mercato globale si determina non poca confusione, in merito alla qualità dei prodotti in circolazione. Infatti, sfruttando la mancanza di regolamentazioni specifiche, in diversi casi, per la produzione di alcuni tipi di nutraceutici vengono utilizzati solo ingredienti sicuri e di ottima qualità, mentre, in altri, nel tentativo di ottenere un ampio margine di profitto, certe aziende mirano alla produzione di nutraceutici di scarsa qualità o inefficaci, da commercializzare nei paesi che non possiedono una regolamentazione specifica, compromettendo inesorabilmente sia la sicurezza, sia l’efficacia dei prodotti stessi.

La NutrÅmica, inoltre, si propone di sostenere il principio dell’economia circolare ovvero un sistema dove il valore dei prodotti e dei materiali si mantiene il più a lungo possibile, i rifiuti e l’uso delle risorse sono minimizzati e queste ultime sono mantenute nell’economia, quando un prodotto ha raggiunto la fine del suo ciclo vitale, al fine di riutilizzarlo più volte e creare ulteriore valore. D’altra parte, da qualche anno a questa parte alcuni settori della ricerca sono indirizzati al recupero degli scarti alimentari, per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, trasformando questi ultimi in materie prime da impiegare in vari settori, compreso quello alimentare. Per esempio, vengono sviluppate sempre nuove metodologie per il recupero e la valorizzazione di sottoprodotti di origine animale e vegetale ottenuti da scarti di lavorazione del settore agro-alimentare con l’obiettivo di ottenere rese di estrazione sempre maggiori, senza l’utilizzo di solventi organici, tossici per la salute e per l’ambiente. Partendo da questi presupposti, la NutrÅmica intende sfruttare i principi della Green Chemistry, che significa attuare una serie di approcci che riducono o eliminano l’uso e la produzione delle sostanze pericolose durante tutte le fasi della lavorazione.

Tradizionalmente, le estrazioni solido/liquido erano eseguite con uso di solventi, come il metodo Soxhlet o con sistemi sequenziali a pressione che richiedevano procedure lunghe. In tempi più recenti, con lo sviluppo di principi basati sulla prevenzione dell’inquinamento con la messa a punto di processi sempre più eco-compatibili che utilizzano e producono sostanze con un minor rischio per la salute umana e a basso impatto ambientale, sono stati realizzati sistemi per ridurre i tempi di estrazione, il consumo di solventi, per migliorare l’efficienza ed aumentare la produttività (green extraction), come l’estrazione in fase supercritica, ad ultrasuoni, a microonde, in campo elettrico pulsato o tramite l’utilizzo di enzimi o microrganismi e l’estrazione rapida solido-liquida dinamica (RSLDE). Queste nuove tecnologie permettono di ottenere rese di estrazione anche maggiori rispetto alla tradizionale macerazione ed in tempi minori, mediante l’utilizzo di una minor quantità di solvente organico. Successivamente, i prodotti ottenuti vengono caratterizzati dal punto di vista molecolare, al fine di trovare applicazioni in vari settori, come quello alimentare.

Le nuove formulazioni alimentari, studiate con il supporto di medici e nutrizionisti e realizzate secondo gli approcci scientifici della nutrÅmica, potranno essere disponibili per la grande distribuzione, attraverso la produzione industriale. In questo modo, la NutrÅmica diventa un marchio di qualità della produzione industriale di prodotti alimentari che, a loro volta, saranno definiti NutrÅmici.
Partendo da queste premesse, la nuova disciplina può trovare vari ambiti di sviluppo, come:
1) La NutrÅmica può diventare un marchio e perciò essere registrato.
2) La NutrÅmica può essere un consorzio, in cui partecipano diversi partners.
3) La NutrÅmica può essere un nuovo ambito di ricerca della scienza degli alimenti.
4) La NutrÅmica può essere un nuovo approccio alimentare.
5) La NutrÅmica può essere il futuro dell’alimentazione.

CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI NUTRÅMICI

Gli alimenti NutrÅmici possono essere classificati in 4 categorie, a seconda delle loro caratteristiche:
NUTRÅMICI di I Classe: appartengono a questa categoria tutti gli alimenti di tipo convenzionale, prodotti sia in modo artigianale che industriale, seguendo le procedure di preparazione tradizionali. Sono compresi tra i nutrÅmici di primo livello, gli alimenti come: il pane, la pasta, i legumi, le verdure, le carni, il pesce etc.
NUTRÅMICI di II Classe: appartengono a questa categoria tutti gli alimenti e i preparati che risultano dalla mescolanza e/o dalla integrazione di alimenti di tipo convenzionale, preparati sia in modo artigianale che industriale. In questa categoria si annoverano, per esempio, le paste speciali (pasta integrata con uova, con verdure etc.),
NUTRÅMICI di III Classe: appartengono a questa categoria tutti gli composti che derivano dall’estrazione solido-liquido di matrici vegetali (integratori alimentari) e loro miscele. Inoltre, sono compresi prodotti alimentari arricchiti di composti con proprietà benefiche e protettive per l’organismo (comunque food grade) che portano alla formulazione di superfoods, alimenti funzionali etc.
NUTRÅMICI di IV Classe: appartengono a questa categoria tutti gli alimenti liofilizzati e/o essiccati, derivanti da matrici vegetali o animali (latte liofilizzato in polvere etc.) miscele di prodotti liofilizzati e miscele di liofilizzati integrati con NUTRÅMICI di III Classe.

Presentazione della nutrÅmica

NUTRÅMICA: E’ la nuova Scienza della Nutrizione Umana basata su alimenti controllati CHIMICAMENTE e validati NUTRIZIONALMENTE.
L’alimentazione ÅMICA del III Millennio vuole garantire in primis la sicurezza e la salubrità degli alimenti, in quanto costituenti fondamentali per il sostentamento dell’uomo. Come è noto, un corretto regime alimentare deve assicurare il giusto apporto sia delle calorie necessarie, sia di tutti i macro e i micro elementi essenziali per il funzionamento dell’organismo umano. Infatti, un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute. Viceversa, un’alimentazione inadeguata, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche.

D’altra parte, la NUTRÅMICA non considera l’alimento come un farmaco, in quanto la Natura ha introdotto spontaneamente negli alimenti, tra quelli di origine vegetale e quelli di origine animale, tutti i nutrienti necessari alla sopravvivenza dell’uomo sul pianeta terra e che possono essere d’aiuto nella prevenzione di disturbi patologici. Infatti, l’uomo può assumere con la dieta tutte le sostanze necessarie al suo sostentamento, compresi acidi grassi essenziali, amminoacidi essenziali e micronutrienti, che non è in grado di produrre attraverso il proprio metabolismo: è la corretta combinazione degli alimenti a fare la differenza.

Inoltre, la NUTRÅMICA valuta anche l’importanza di integrare alcuni microelementi, come ad esempio il ferro (e in generale i metalli) di cui possono essere carenti alcuni individui e come possono essere somministrati per migliorare il loro assorbimento. Inoltre, studia come è possibile arricchire alimenti con sostanze antiossidanti e antiradicaliche di accertata funzionalità per prevenire danni cellulari e/o rallentare l’invecchiamento del metabolismo cellulare. Tutto ciò è diverso dal considerare gli alimenti dei farmaci, in quanto la funzione del farmaco è mirata ed è ben definita (antistaminico per fenomeni allergici, aspirina per influenza etc.). L’alimento mira a fornire essenzialmente energia e sostanze utili per il corretto funzionamento dell’organismo ed è ben lontano dal guarire eventuali disfunzioni dell’organismo umano; tuttavia, esso può essere di supporto ai farmaci, in quanto in talune situazioni può favorire l’azione delle molecole attive contenute nei farmaci stessi (assumere il farmaco prima del pasto oppure dopo il pasto).
Al fine di inquadrare bene gli alimenti NUTRÅMICI è utile dividere gli alimenti nelle seguenti classi (o categorie):
NUTRÅMICI di I Classe: alimenti convenzionali preparati seguendo ricette tradizionali; alimenti semplici.
NUTRÅMICI di II Classe: miscele di alimenti convenzionali preparati seguendo ricette tradizionali; alimenti composti.
NUTRÅMICI di III Classe: integratori alimentari; alimenti convenzionali di prima e seconda classe integrati con estratti vegetali. Estratti vegetali. Alimenti di nuova formulazione.

NUTRÅMICI di IV Classe: alimenti liofilizzati; alimenti privi di acqua semplici, complessi e integratori alimentari; alimenti per categorie speciali, come quelli per il sostentamento degli astronauti.

In sintesi, l’alimento non può e non deve essere considerato un farmaco, in quanto le sue componenti svolgono, in generale, la funzione di integrare in primis energia e poi determinare il mantenimento delle funzioni del corpo, la crescita e il rinnovamento delle parti che lo compongono. Inoltre, negli alimenti sono presenti i sali minerali, sia macroelementi che microelementi o oligoelementi, che sono principi nutritivi non energetici, presenti in piccole quantità, ma molecole essenziali per l’organismo. Un esempio, è rappresentato dal ferro che oltre ad essere fondamentale per la sintesi dell’emoglobina, è anche un componente di enzimi del metabolismo energetico. Pertanto, esso svolge un ruolo molto importante in tutte le funzioni metaboliche che implicano reazioni di ossido-riduzione.

Infine, la NUTRÅMICA si propone di studiare anche gli effetti della combinazione tra alimenti che nella dieta attuale viene abbastanza trascurata oppure è più difficile da seguire. Per esempio, quando si mangia, raramente, si valutano gli effetti sulla salute di una particolare combinazione di alimenti assunti contemporaneamente. Tuttavia, alcuni composti possono aiutare l’assimilazione di determinate componenti, mentre in altri casi ne possono limitare l’assimilazione. Per esempio, l’assimilazione del ferro è legata alla natura dell’alimento in cui è contenuto: il ferro, infatti, è presente nel mondo animale in una forma simile a quella presente nel nostro organismo, quindi maggiormente biodisponibile (il ferro legato a proteine, come nel caso dell’assunzione di carne, viene assimilato in percentuali variabili tra il 10-30%), mentre nel mondo vegetale è generalmente meno biodisponibile e assimilabile, mediamente in percentuali che oscillano tra 2-10%. Gli alimenti possono contenere anche fattori che riducono l’assorbimento del ferro: è il caso di vegetali che contengono fitati, ossalati e tannini, tutti composti che limitano l’assimilazione di questo prezioso nutriente.

La NUTRÅMICA inquadra tutti gli alimenti nelle quattro classi sopra elencate e con una grafica molto semplice mette in evidenza tutte le componenti degli alimenti stessi. In questo modo, risulta possibile contrassegnare quali componenti non devono essere assunti contemporaneamente per un giusto apporto calorico e nutrizionale. Attraverso la classificazione CHIMICA degli alimenti e la loro validazione NUTRIZIONALE è possibile creare dei percorsi nutrizionali che mirano a bilanciare, innanzitutto, il contributo energetico e contemporaneamente il giusto apporto di componenti nutrizionali fondamentali per l’organismo umano.
Un Team di esperti costituito da Chimici, Biologi, Medici e Nutrizionisti garantisce la qualità NUTRÅMICA degli alimenti che portano questo marchio di qualità.

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